7 febbraio 2017

ASSALTI FRONTALI - HIP HOP 4 PEACE



E andiamo... è ora di imbarcarci per questi laboratori e concerti speciali che ci aspettano. Libano arriviamo. 
Portiamo con noi il grande supporto, amore e attenzione che ci avete dato...daje tutti

Qui di seguito il comunicato che abbiamo scritto nei giorni scorsi:


Con grande gioia lunedì 6 febbraio andiamo in Libano.
Prendiamo l’aereo per Beirut, e poi su al nord verso Tripoli del Libano, a fare un laboratorio hip hop di tre giorni con i ragazzi tra gli 8 e i 17 anni libanesi e siriani rifugiati nel quartiere Bab at-Tebbaneh, una delle aree con il livello di povertà più alto dell’intero paese. E poi un concerto a Tripoli e uno a Beirut.
Il laboratorio che andiamo a fare è un desiderio manifestato dagli stessi bambini e ragazzi del Centro di Bab at-Tebbaneh, che hanno detto: “Noi vogliamo fare il rap”. Le associazioni che lavorano lì da anni, tra cui l’Arci Toscana, che organizza attività per favorire la libera espressione e la capacità di fronteggiare situazioni di stress, hanno fatto dunque nascere il progetto europeo “Singing for peace”, all’interno del quale ha preso vita il nostro “Hip Hop 4 peace”, per creare scambi e visite di artisti italiani ed europei.
Il Libano è un paese bellissimo, che evoca tragedie, ma anche accoglienza e convivenza uniche. Qui convivono le comunità di tredici religioni, sono rifugiati migliaia di palestinesi da decenni, il destino del paese è segnato da una posizione geografica particolare, affacciato sul mediterraneo, confina con la Siria e Israele, e dopo sei anni di guerra in Siria, in Libano si sono riversati 1,3 milioni di rifugiati siriani, di questi il 50% hanno meno di 18 anni. Il pensiero che alcuni di loro abbiano espresso il desiderio di esprimersi con il rap per uscire almeno un po' dallo stress in cui vivono ci commuove e ci spinge a un viaggio da cui abbiamo tanto da imparare.
Partiamo dunque con la nostra idea di fare il rap come possibilità di esprimere se stessi, se stessi nel contesto in cui si vive, con l'idea che il rap aiuti a lanciare messaggi al mondo e porti al centro dell’attenzione situazioni altrimenti sconosciute. Verranno con noi “Ill Nano”, riconosciuto improvvisatore di rime e capace di grande empatia al microfono, e Marcello Saurino, videomaker che ha già girato per Assalti Frontali “Il lago che combatte”, “Roma meticcia”, “Il rap di Enea”. Per raccontare questa esperienza attraverso la musica e i video.
Dopo questo viaggio, probabilmente, non potremo più andare negli Stati Uniti di Trump. Ma il nostro mondo non ha limiti, le cose cambiano in fretta, e noi confidiamo nella lotta di chi vuole abbattere muri e costruire ponti che sono finestre.
Ringraziamo l’Arci toscana che ci permette di fare un’esperienza eccezionale nel centro di Bab at-Tebbaneh, considerato un esempio di accoglienza, convivenza pacifica e promozione culturale in una delle realtà più difficili del nostro Mediterraneo.

Nessun commento:

Posta un commento